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Il lavoro a domicilio

Il lavoro a domicilio

Contratto che permette di lavorare presso il proprio domicilio

Il lavoro a domicilio è una particolare tipologia di lavoro subordinato caratterizzata dal fatto che la prestazione lavorativa viene svolta presso il domicilio del lavoratore o in un altro locale di cui abbia disponibilità (e non, come è di norma, presso la sede datoriale), anche con l'aiuto dei propri familiari conviventi e a carico, utilizzando materie prime o accessorie ed attrezzature proprie o dello stesso imprenditore, anche se fornite per il tramite di terzi.

Il lavoro a domicilio non è una forma di lavoro "nuova", in alcune zone esiste da moltissimi anni, svolto per lo più da donne (ad esempio nel settore della ceramica). Questo tipo di lavoro è regolato dalla legge n. 877 del 1973 così come è stata modificata nel 2008 (il D.L. n. 112/2008, convertito nella Legge n. 133/2008 con l'art. 39, comma 9, ha introdotto alcune semplificazioni importanti nella gestione di questa particolare tipologia di rapporto subordinato).
Di solito il lavoro a domicilio non è un lavoro che richiede molta specializzazione, così come non richiede l'uso di macchinari o attrezzature sofisticate.

Chi lavora a domicilio viene pagato in base alle unità di prodotto realizzate (cosiddette "tariffe di cottimo pieno", comprensive anche delle maggiorazioni per ferie, mensilità aggiuntive e TFR, generalmente determinate dai contratti collettivi di categoria).

Per i lavoratori a domicilio, dal 2008 i datori di lavoro sono soggetti agli stessi adempimenti documentali previsti per gli altri lavoratori (tenuta Libro Unico del Lavoro).